Da mercoledì 26 agosto “La macchina del tempo – Museo storico Alfa Romeo” è ancora protagonista a Expo 2015. Una delle vetture della collezione storica, l’Alfa Romeo SE048SP, è infatti esposta a Expo Centre, in prossimità dell’ingresso Triulza, che Expo 2015 ha messo a disposizione per la promuovere la riapertura del Museo di Arese. Distante pochi chilometri da Expo 2015, il Museo si presenta ai visitatori dell’Esposizione Universale con una promozione valida fino al 31 ottobre: l’ingresso a prezzo ridotto, al costo di 8 € anziché 12 €, presentando il biglietto di Expo 2015. “La macchina del tempo” illustra la storia centenaria del brand Alfa Romeo attraverso i modelli, i personaggi e le vittorie che maggiormente hanno segnato non solo l’evoluzione del Marchio, ma la storia stessa dell’automobile. Aperto tutti i giorni ad eccezione del martedì (per orari e info www.museoalfaromeo.com), il Museo è il cuore di un vero e proprio “brand center” Alfa Romeo dotato di bookshop, ristorante, pista prove, archivio storico e - in un legame tra passato, presente e futuro - show room dove ammirare e acquistare i modelli attualmente in commercio.
Ad Expo 2015 è esposta l'Alfa Romeo SE048SP, vettura da competizione realizzata alla fine degli anni Ottanta per prendere parte al Campionato del Mondo Sport Prototipi, in categoria Gruppo C e equipaggiata dal motore Alfa Romeo V1035, sviluppato in quel periodo anche per la F1.. L’intenzione era realizzare una nuova Gruppo C (programma Alfa Romeo SP) attraverso una collaborazione Alfa Romeo-Abarth, con i due team che si sarebbero occupati rispettivamente dello sviluppo del motore e della progettazione del telaio e della trasmissione. Il propulsore, progettato da Pino D’Agostino, era un inedito V10 a 72° e 3500 cc, con cinque valvole per cilindro, in grado di erogare 620 CV a 13300 giri/min con una coppia di 39 kgm a 9500 giri/min. La progettazione del telaio venne affidata a Giuseppe Petrotta e Ignazio Lunetta, l’aerodinamica a Giorgio Camaschella. La soluzione scelta fu un allora modernissimo telaio monoscocca in fibra di carbonio, con trasmissione a trazione posteriore. I dati raccolti matematicamente e dalle prove in galleria del vento dimostravano ampi margini di sviluppo del progetto con prestazioni, in termini di efficienza aerodinamica, nettamente superiori a quelle delle monoposto F1. In un secondo tempo si optò per lo sviluppo di un solo motore 3.5 litri e la scelta cadde sul V12 Ferrari di F1, che venne adattato al nascente regolamento Gruppo C, mentre la monoscocca venne modificata per accogliere il nuovo propulsore: la vettura è oggi esposta con questa configurazione. Nel settembre 1990 il programma venne definitivamente sospeso, in seguito alla decisione FIA di rinunciare all’investimento Sport Prototipi. L’unico prototipo realizzato, con diversi organi meccanici ancora allo stadio di manichino, fa parte della collezione storica Alfa Romeo, così come il motore V10 che avrebbe dovuto equipaggiarlo.